Il Canone della TV, chi deve pagarlo con le nuove norme
Ogni italiano conosce bene la parola canone, sinonimo di una tassa da versare periodicamente in virtù del possesso di una o più televisioni.
Un'imposta antica, regolamentata da una legge risalente al lontano 1938, che tuttavia non è stata accettata da tutti, come dimostrano le ricorrenti proteste per il pagamento del canone tv ed il fatto che sia la tassa più evasa nel nostro paese.
Il raffronto con le altre nazioni ci fa comprendere come il canone non sia un'invenzione originale dell'Italia, considerando come un gran numero di emittenti pubbliche dei paesi europei si finanzino grazie al contributo dei telespettatori e ciò accade, ad esempio, in Francia, Germania, Regno Unito, Svezia e via dicendo.
Nonostante ciò alcuni restano ritrosi di fronte all'idea di pagare l'abbonamento Rai, eppure il Regio Decreto numero 246 del 21 febbraio 1938 non lascia grandi dubbi in merito precisando che "chiunque detenga uno o più apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni è obbligato al pagamento del canone di abbonamento".
Il pagamento dell'abbonamento tv non è quindi legato alla volontà di usufruire di un servizio guardando le trasmissioni dei canali della tv di Stato quanto piuttosto al semplice possesso di un televisore, anche se non proprio tutti i residenti in Italia sono tenuti a versare il canone.
Vi sono, infatti, particolari categorie esentate e fra esse ricordiamo le persone che hanno superato i 75 anni ed il cui reddito rientri in una specifica soglia fissata dalla legge.
- decoderdigitale.it - La nuova era della Tv digitale è iniziata grazie al decoder, che permette di adattare le televisioni analogiche al sistema di sintonizzazione digitale delle emittenti